By:
On:
In: Blog, Musica, Video

Ti sei mai chiesto quanto puoi cadere in basso? Entrambi i dischi di Something Left, usciti rispettivamente nel 2009 e nel 2013, iniziano allo stesso modo. La strumentale del secondo volume riprende volutamente quella del precedente lavoro. Anche il testo richiama parole già scritte che considero fondanti della mia persona. In mezzo ci sono quattro anni di vita e di esperienze, in cui le differenze sono maturità, ed è la maturità a fare la differenza. Asfissia non è solo l’intro del disco, ma l’inizio del viaggio che voglio farvi percorrere.   Fatica a respirare – Something Left Vol. 1  Read More →

By:
On:
In: Blog, Musica, Video

Un giorno di ottobre, io e Jago abbiamo deciso di omaggiare due giovani beatmaker marchigiani con cui avevamo precedentemente collaborato: gli Homegrown. Siamo stati presenti nel loro primo disco (Fatto in casa) Un progetto giovane e pieno di buone intenzioni in cui i due ragazzi hanno coinvolto diversi rapper della penisola. Alla fine del disco hanno lasciato anche tre strumentali libere. Una ci è piaciuta così tanto che abbiamo voluto scriverci una traccia per elogiare Homegrown e chiunque si autoproduca. Buona visione.Read More →

By:
On:
In: Blog, Musica, Video

  Il primo Aprile 2014 ho pubblicato il video di Quel che resterà, seconda traccia e secondo estratto di Someghing Left Vol. 2. Il video è semplice: io rappo in un bel posto abbandonato. La scelta stilistica minimale è dettata dalla necessità di cimentarmi nelle riprese e nel montaggio. Buona parte delle camere a mano e delle fisse sono fatte da me in solitaria, altre inquadrature in movimento sono state fatte con la collaborazione del mio amico Matteo Palamenghi, fotografo amatore, ma non videomaker. Alcuni consigli di colori e di quel poco di colori e post produzione che ho fatto sono arrivati da mio fratelloRead More →

By:
On:
In: Musica, Video

Il primo dicembre abbiamo pubblicato il video di Alcool e Sceriffi, traccia estratta da Something Left Vol. 2 con featuring di Jago. Il video è girato dal collettivo di recente formazione BurnDaMoka. La canzone è stata scritta qualche anno fa, quando i primi “sindaci sceriffi” iniziavano a delirare con ordinanze restrittive. Da un giorno con l’altro, in maniera assolutamente casuale e non regolamentata, c’erano città in cui non si poteva mangiare un panino, altre in cui non si poteva bere all’aperto, altre in cui non ci si poteva sdraiare sulle panchine o togliersi la maglietta d’estate (in realtà la Verona di Tosi di quel periodoRead More →